PERUGIA – Alla fine Carmelo si è arreso alle prime ore dell’alba, sconfitto da un linfoma che lo aveva colpito lo scorso anno. Non sono bastate le cure e il ciclo di chemioterapia a cui si era sottoposto. Il suo caso è diventato, addirittura, di rilevanza mondiale quando l’equipe del prof. Martelli si è reso conto della sua rarissima aggressività. Un leggero miglioramento, poi il coma ed il precipitare delle sue condizioni definite sempre più critiche e disperate dai medici che le hanno provate tutte.
Colori di maglia a parte, il Sannio perde uno dei suoi figli migliori. Lo piangono i tifosi giallorossi che perdono la loro bandiera più vera, lo piangono gli sportivi di tutta Italia che in queste settimane si erano stretti attorno a Carmelo e alla sua famiglia.
Sannita di San Giovanni di Ceppaloni, Imbriani calciatore nasce seconda punta. Il suo primo, grande, esordio arriva con la prima squadra del Napoli grazie all’allora allenatore azzurro Marcello Lippi. Nonostante i tre anni con la maglia biancoazzurra, la sua carriera non decolla ed inizia così la classica trafila nelle serie inferiori. Pistoiese, Casarano, poi al Genoa in Serie B dove divenne stabilmente un centrocampista sotto la guida di Gigi Cagni.
Nella sua peregrinazione giocò per 5 stagioni a Benevento, rimase nella città campana come allenatore delle giovanili prima di accettare l’incarico di primo allenatore nella stagione 2011/2012. Sfiorò i play off e l’anno successivo meritò la panchina di questo Benevento; una panchina sulla quale non si è mai seduto dopo che gli era stata diagnosticata la malattia per le cui conseguenze è scomparso oggi.
La notizia della sua scomparsa ci addolora. Le nostre condoglianze a tutta la sua famiglia ma soprattutto a sua moglie Valeria e ai suoi due piccolissimi figli Sofia e Fernando.