Avellino – Massimo riserbo sui nomi degli Enti e delle persone coinvolte nella maxi operazione sull’inquinamento delle acque portata a termine dal Corpo Forestale dello Stato, il Comando Generale della Capitaneria di Porto della Guardia Costiera di Roma, coordinata dal Procuratore Di Popolo e dai Sostituti Taddeo e Patscot.
L’operazione, denominata “Onda nera”, ha portato alla luce alcune presunte inefficienze dei sistemi di depurazione nonché il degrado dei fiumi Calore e Sabato, con violazioni, spesso anche gravi, dei limiti relativi all’escerichia coli, azoto ammoniacale, solidi sospesi, tensioattivi totali ed il saggio di tossicità.
Durante le indagini, durate molti mesi, è stato utilizzato anche un “Drone” (un aeromobile computerizzato e comandato a distanza) per monitorare le zone più inaccessibili dei corsi d’acqua.
Si attendono sviluppi.