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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Fermate l’arbitro Pezzuto ed il suo assistente Calò di Molfetta

ROMA – Dopo la disastrosa prova di ieri sera, che già aveva consegnato ai due il “titolo” di peggiori in campo,  l’arbitro di Lecce ed il suo primo assistente hanno stilato un referto scandaloso, a dir poco lontano dai fatti che hanno caratterizzato un derby nel quale, a detta di tutti – ma soprattutto dei calciatori, dei giornalisti e dei tifosi venuti copiosi da Nocera – in cui ha vinto stravinto lo sport.

Inevitabile dunque la mano pesante del giudice sportivo sull’Avellino che ha squalificato per ben 5 giornate il difensore centrale Antonello Giosa per “avere a gioco fermo assunto comportamento offensivo e minaccioso verso un assistente arbitrale che veniva spinto con veemenza”. Un turno di stop a Izzo per recidività in ammonizione mentre il tecnico dei lupi, Massimo Rastelli – che nel sottopassaggio aveva chiesto davanti a tutti al direttore di gara spiegazioni sulla mancata espulsione di Chiosa reo di aver “abbattuto” Biancolino ultimo uomo, lanciato a rete – è stato fermato per due giornate “per comportamento offensivo verso l’arbitro negli spogliatoi, nell’intervallo della gara“.

Non si è fatta attendere la reazione della Società biancoverde ha dato mandato all’avvocato Eduardo Chiacchio di presentare ricorso alla Commissione Disciplinare Nazionale per ottenere una riduzione delle squalifiche di Giosa e Rastelli. Ammenda di 3.500 anche al club biancoverde perché “propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni; gli stessi durante la gara lanciavano una bottiglietta piena d’acqua in direzione di un assistente arbitrale senza colpire; al termine, i medesimi, lanciavano numerose bottigliette d’acqua semipiene in direzione dei calciatori della squadra ospite, sempre senza colpire; per indebita presenza nel recinto di gioco e negli spogliatoi, al termine dell’incontro, di persone non autorizzate ma riconducibili alla società, una delle quali rivolgeva ai dirigenti della squadra avversaria una frase offensiva“.

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