TORINO – Il pacco era tecnicamente in grado di esplodere. Fortuna ha voluto che l’innesco non abbia funzionato per un difetto nella realizzazione.
L’ordigno è stato recapitato stamattina a La Stampa, quotidiano torinese, ed è stato aperto da un dipendente dell’Editrice, rassicurato dal fatto che il pacco avesse passato i controlli del metal detector. Nella busta, che non presentava nè mittenti nè rivendicazioni, vi era il contenitore di un cd ricoperto di un panno (che l’ha reso insensibile ai rilievi del metal detector), come si legge dal sito internet del quotidiano. Le tracce di esplosivo che erano presenti all’interno non hanno condotto allo scoppio.
Sul posto sono intervenuti gli Artificieri dei Carabinieri e la Digos che ha avviato le prime indagini. Sembra che la pista maggiormente battuta sia quella anarchica della Fai-informale, che da qualche anno utilizza la tecnica delle buste inviate a uffici pubblici e istituzioni.