ROMA – Il Pd prova a ricompattarsi e dopo aver bruciato il nome di Franco Marini, diventato oramai simbolo dell’inciucio tra Pd e Pdl, punta dritto su Romano Prodi. Dopo l’assemblea del Pd, tenutasi in gran fretta presso il Teatro Capranica, i democratici chiudono la porta in faccia al Pdl e sperano nell’aiuto dei grillini per eleggere Prodi sin dalla quarta votazione. Il Pdl protesta ed alza l’indice nei confronti del Partito Democratico che è venuto, clamorosamente, meno agli accordi presi. La composizione del Governo si allontana.
La tela di Renzi per tornare in fretta alle elezioni da leader è quasi conclusa.