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giovedì, Gennaio 23, 2025
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L’Unità sciopera contro i nuovi tagli e non va in edicola

ROMA- Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci e diretto da Claudio Sardo, sciopera per protestare contro le scelte dell’editore che ha presentato per ben due volte alle organizzazioni sindacali una bozza di piano industriale con drastici tagli.

“Siamo consapevoli delle difficoltà che vive l’editoria, con il calo degli introiti pubblicitari, delle copie vendute in edicola e il drastico taglio del finanziamento pubblico. Una crisi oggettiva che non ha visto un’azione adeguata e tempestiva di contrasto e di rilancio del prodotto da parte della proprietà composta da Renato Soru, da Maurizio Mian, Matteo Fago e con una partecipazione simbolica, ma politicamente significativa del Pd attraverso la società Eventitalia.

Come si pensa con queste premesse di rafforzare la presenza del giornale a partire dalle sue «piazze» più importanti? Come si pensa di sostenere il tessuto di partecipazione democratica presente in quei territori, le lotte sociali e culturali, le stesse nuove esperienze di governo del centrosinistra? Come si parla al popolo democratico senza essere presenti almeno nelle edicole o essendolo sempre meno?

I piani presentati dall’azienda non si pongono queste prospettive. Questa dismissione di fatto mascherata da rilancio «modernista» è inaccettabile, così come lo sono i pesanti costi chiesti ai lavoratori. Non è con i soli tagli che si aggiustano i conti, ma con il rilancio. Su questo i giornalisti chiedono l’apertura di un confronto vero in mancanza del quale sono pronti a tutte le forme di lotta. La prima giornata di sciopero è proclamata per oggi, giovedì 2 maggio”.

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