TARANTO – Taranto nella bufera. Tra le quattro persone arrestate stamane dai militari della Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione “Ambiente svenduto”, compare anche il presidente della Provincia Giovanni Florido (Pd).
Insieme a lui, destinatari di misure cautelari sono l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva, l’ex dirigente dell’Ilva, Girolamo Archinà (già detenuto), e l’ex segretario della Provincia di Taranto, Vincenzo Specchia (a quest’ultimo sono stati concessi i domiciliari). Florido è accusato di concussione in relazione alla gestione da parte dell’Ilva della discarica “Mater Gratiae”, stessa accusa contestata a Conserva e Specchia. Archinà, invece, è accusato di concorsio nel reato contestato ai pubblici ufficiali.
In sostanza, Florido e Conserva avrebbero fatto pressione sui dirigenti del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Taranto perché concedessero, pur in carenza dei requisiti tecnico-giuridici, l’autorizzazione per la discarica gestita dall’Ilva. Per il Gip di Taranto Patrizia Todisco, Florido, Specchia e Conserva avrebbero agito “in spregio dei principi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione”.