AVELLINO – Dinanzi a 9mila spettatori l’Avellino manda a casa il Cesena con una rete di Galabinov e supera il terzo turno ad eliminazione diretta della Tim Cup.
Rastelli che è costretto a rinunciare a Castaldo e Peccarisi scende in campo con il “suo” 3-5-2. Seculin in porta, Izzo-Fabbro e Pisacane in difesa. A centrocampo Arini, Togni, Schiavon con Zappacosta e De Vito sugli esterni. In attacco Soncin e Galabinov. Prima della gara tutti in piedi per Vincenzo Sirignano, il tifoso di Mirabella Eclano, scomparso tragicamente in un incidente stradale con Fabbro che ha deposto un mazzo di fiori sotto la Curva Sud.
LA GARA. Vince e convince, almeno nei primi 45 minuti di gioco, l’Avellino che anche contro il Cesena non incassa gol. L’Avellino offre un bel gioco facendo vedere anche contro i romagnoli – che appena tre giorni fa avevano battuto il Napoli – ottime trame offensive ma soprattutto una copertura difensiva da parte di tutti i suoi uomini che fino al 95’ hanno lottato, a denti stretti, su ogni palla. Un successo meritato dopo un grande primo tempo ed una ripresa che, pur evidenziando un leggero calo fisico, è stata ben interpretata dai biancoverdi.
“Abbiamo giocato un buon calcio in quella che possiamo considerare una prova generale in vista del campionato – ha detto Rastelli negli spogliatoi a fine gara -. Specialmente nei primi 45 minuti abbiamo fatto vedere buone cose e siamo passati meritatamente in vantaggio. C’è stato un calo nella ripresa ma non poteva essere altrimenti in questo periodo. Miglioreremo con il trascorrere delle partite, com’è normale”.
E quando un giornalista gli chiede di commentare il “nuovo” attacco, il tecnico elogia il lavoro delle punte “Galabinov, Soncin ed Herrera – ha detto Rastelli – si sono sacrificati per tutto il tempo in cui sono stati in campo, correndo tantissimo e dando anche una mano in difesa. Al 95′ eravamo ancora a lottare su ogni pallone ed è proprio questo lo spirito che voglio vedere in campo dalle mie squadre. Soncin ha dimostrato poi di avere dei numeri straordinari, anche lui si è sacrificato per tutti i compagni lottando per tutta la gara”. E aggiunge sorridendo “Chissà, magari l’ho galvanizzato dicendogli che indossare la numero 7 da queste parti comporta una responsabilità particolare…”
E ora la Juventus è davvero vicina. Già perché il Frosinone, ribaltando il pronostico ed eliminando il Cagliari saranno gli avversari dei Lupi al Partenio Lombardi il prossimo 4 dicembre. E chi vince si regala un sogno: la Juventus.
TABELLINO
AVELLINO – CESENA : 1 _ 0
MARCATORE: 24′ pt Galabinov
AVELLINO: Seculin; Izzo Fabbro Pisacane; Zappacosta Arini Togni (10′ st D’Angelo) Schiavon De Vito (35′ st Bittante); Soncin (17′ st Herrera) Galabinov. A disp.: Di Masi, Terracciano, Angiulli, Biancolino, Millesi, Pape Dia, Herrera, Massimo.
CESENA: Campagnolo; Ricci Camporese Volta Renzetti; De Feudis Coppola; D’Alessandro (28′ st Granoche) Garritano (1′ st Rodriguez) Defrel; Succi (14′ st Nadarevic). A disp.: Rossini, Arrigoni N., Tabanelli, Bangoura, Arrigoni T., Ballardini, Ahmetovic
Arbitro: Celi di Bari
Guardalinee: De Pinto di Bari e Stallone di Foggia – Quarto uomo: Cervellera
NOTE: Spettatori: 9.000 Ammoniti: De Vito e D’Angelo (A), Camporese e Volta(C). Espulsi: nessuno. Angoli: 5-3 Avellino. Rec.: 0′ pt – 5’ st..