MILANO – Ora c’è anche l’ufficialità. L’Inter è diventata indonesiana, ed è da oggi la prima società italiana ad aprire le porte ai capitali asiatici.
Alle 9:30 di stamane, presso gli uffici della Saras, a Milano, Massimo Moratti ed Erik Thohir hanno apposto le proprie firme in calce ad un contratto che prevede che la holding del magnate indonesiano diventi proprietaria del 70% delle azioni della società per la somma di 250 milioni di euro. Lo stesso Thohir deterrà il 35%, mentre Roslan Roeslani e Handy Soetedjo, colleghi imprenditori e molto vicini alla famiglia Thohir, saranno proprietari del 17% a testa.
La svolta, arrivata neanche un mese fa, c’è stata dopo circa sei mesi di trattative segnate da un’ovvia diffidenza. “Ma l’Inter è in buone mani”, ha affermato Moratti uscendo stamane dai suoi uffici. “Di questo sono sicuro perché è gente molto per bene, buona dal punto di vista caratteriale. Ognuno dà una sua impronta e col tempo quella dei nuovi proprietari sarà diversa dalla mia, l’importante è che sia rispettosa di tutto, ma anche su questo non ho dubbi”.
Moratti era visibilmente commosso e toccato dalla cessione di un bene che per lui ha sempre rappresentato, sin dal giorno dell’acquisto, il 18 febbraio 1995, una vera e propria passione, cosa che i tifosi gli hanno sempre riconosciuto. Ora è possibile che mantenga la carica di Presidente: “Non lo so – chiude -, devo pensarci. L’importante è che l’Inter resti ai livelli che le competono”.