Roma – Il Partito democratico non perde l’abitudine alle sfide e si appresta a sbarcare su Sky TG24 HD il 29 novembre alle 21 quando si terrà il confronto fra i candidati alle primarie per la segreteria nazionale. Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati e Gianni Pittella si confronteranno nel dibattito che si svolgerà a Milano. Il 29 novembre ci sarà un’importante novità: il fact checking, il controllo della veridicità di quanto diranno i candidati, sarà in tempo reale e immediatamente reso noto. I protagonisti saranno chiamati subito a rispondere di quanto dichiarato. Intanto, si susseguono le dichiarazioni dopo l’esito del voto nei circoli. Gianni Cuperlo ha affermato: «La mia mozione ha ottenuto nei congressi di circolo, tra gli iscritti al Pd, un risultato importante, imprevisto, per certi versi clamoroso. Questo congresso era stato descritto per Renzi come una autostrada con un esito e una destinazione già segnati. A luglio mi davano al 2%, a settembre al 14%, basta guardare i giornali e sondaggi delle scorse settimane. Invece è stato un testa a testa. Il 40% dei consensi, alla fine i numeri saranno questi, ci dice che c’è spazio per una sinistra che sappia fare del rinnovamento e del cambiamento la chiave della sua azione. Per la prima volta il candidato che partiva favorito alle primarie del Pd non arriva al 50%».
Matteo Renzi alza il tiro e sostiene che: «A 38 anni sei pronto per fare tutto: solo in Italia si pensa che uno alla mia età sia ancora giovane. L’età non è un problema, anzi, spero di avere una vita anche dopo la politica. Mi piacerebbe insegnare. Per me, oggi, in Italia essere di sinistra vuol dire abbassare le tasse. Per me la sinistra è l’ambiente. È un giardino per le mamme. È l’investimento in cultura, sono gli asili nido. È l’innovazione tecnologica, è la digitalizzazione, è il cambiamento. Paradossalmente la sinistra, che nel mondo dovrebbe essere futuro e innovazione, da noi è passato e conservatorismo».
Sul versante delle polemiche con D’Alema il sindaco di Firenze: «Non intendo minimamente alimentare questa polemica con D’Alema, alle sue affettuosità non rispondo. Mi preoccupo delle questioni concrete».