BENEVENTO – Come spesso accade dietro prezzi fin troppo convenienti per poter villeggiare si nasconde il fantomatico “pacco”. E’ quello che riservavano B.F., 47enne sannita, e il suo compare, M.S., 52enne agrigentino, entrambi impiegati di Poste Italiane e residenti in provincia di Milano.
Come agivano? Inserendo sul web prezzi vantaggiosi per affittare case estive fasulle sulla Riviera Romagnola, chiedendo però il 30% di anticipo su delle postepay create ad hoc utilizzando i dati di ignari clienti delle poste di cui erano a disposizione. Dopodichè facevano perdere le loro tracce. Con questo trucchetto han messo a segno più di 100 colpi in tutto il Paese, prima che la polizia di Città di Castello, città Umbra, subisse 7 denunce per truffa informatica. Immediatamente rintracciati, dovranno rispondere dell’acusa di truffa informatica continuata attuata da incaricati di pubblico servizio e sostituzione di persona. E chissà se dopo tale avvenimento avranno ancora voglia di andare in vacanza.