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giovedì, Gennaio 23, 2025
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L’oro blu dell’Irpinia fa tremare Puglia e Campania

VOLTURARA IRPINA –  La sentenza del Consiglio di Stato tarda ad arrivare ed il Comune vede svanire un finanziamento di 10 milioni di euro fondamentale per l’adeguamento e il completamento della rete fognaria e del depuratore.

Sembra uno dei tanti casi legati al Bando di Accelerazione di spesa della Regione Campania ma in realtà è il più delicato di tutti perché riguarda da vicino l’incantevole “Piana del Dragone” che, nel cuore della verde Irpinia, tra i monti Picentini, rappresenta uno dei bacini acquiferi più importanti dell’Italia meridionale anche grazie al meccanismo naturale di depurazione della montagna.

Proprio così, perché sebbene ad oggi la montagna continui a svolgere il suo ruolo purificatore il carico inquinante che si è accumulato negli anni per la mancanza di una rete fognaria è molto alto e necessita, dicono gli esperti, di lavori immediati ed urgenti per scongiurare l’inquinamento del bacino più grande del Mezzogiorno. A sentire gli addetti ai lavori, manca davvero poco perché l’accumulo degli inquinanti che si sta verificando da decenni si trasmetta alle sorgenti creando, in questo modo, una grave emergenza idrica che riguarderebbe milioni di utenti degli acquedotti ABC di Napoli, Alto Calore e Acquedotto Pugliese.

I lavori dovevano iniziare lo scorso aprile ma sono stati bloccati, manco a dirlo, da un ricorso al Tar di Salerno presentato da una ditta che non è riuscita ad aggiudicarsi l’appalto.   Si aspetta la Sentenza del Consiglio di Stato e il 31 dicembre si avvicina.

Bisogna fare in fretta.

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