AVELLINO – Diciamoci la verità, che estate sarebbe stata questa per molti tifosi biancoverdi se non ci fosse stato Facebook ?
Non c’è stato giorno, neppure quello dell’annuncio ufficiale dell’acquisto di Tavano o del rinnovo del contratto di Castaldo, in cui la notizia di un acquisto o una banale indiscrezione, trapelata dalla società, non abbia “rapito e scaldato”, sui social, gli animi dei tifosi, pronti a rispolverare accuse e invettive di ogni genere contro la Società, la dirigenza, il mister e … chi più ne ha, più ne metta.
Senza parlare, poi, di coloro che, un giorno si e l’altro pure, sparano all’impazzata nomi di calciatori in procinto di firmare per l’Avellino o pronti a fare le valige per lasciare la “piazza” e andare altrove. Ultima notizia… Da fonti certe… Me lo ha detto un amico che lavora in Società! …………. tutti hanno la notizia del giorno dopo, ma guai a citare la fonte.
Una massa incredibile di direttori sportivi, tecnici, giornalisti, opinionisti, guru che anche in occasione della possibile cessione di Trotta hanno trovato il tempo per inveire contro la società. Tutti rigorosamente sparsi nei Gruppi, nelle Pagine, in ogni angolo della rete.
Oggi sull’argomento è intervenuto Franco Iannuzzi, un riferimento storico del tifo biancoverde. E noi la pensiamo come lui: manca la cultura del rispetto dei ruoli. Va bene commentare le gesta di questo US Avellino e, talvolta, fa anche bene criticarle, quando la critica è costruttiva. In tutte e due i casi, però, occorre avere chiara la rotta e remare tutti nella stessa direzione se non vogliamo che tutto finisca.
Questo non significa affatto che vogliamo difendere a tutti i costi qualcuno. Una società va giudicata per quello che fa, per come gestisce i conti ed ha ragione Franco quando dice che l’Avellino “ fin ad ora non ci ha deluso ma ha raggiunto grandi obiettivi”. E allora facciamola lavorare.
“La maglia della mia città – ha scritto Iannuzzi sul suo profilo Facebook – si onora fino alla fine e non accetto che i tifosi quando leggono una notizia sparano sempre a zero e poi si esaltano quando le cose vanno bene. Adesso basta criticare pensiamo al campionato e rispettiamo i ruoli”
Proprio così, remiamo tutti nella stessa direzione e rispettiamo i ruoli. Questa malattia della presunzione di “onniscienza”, fatemi passare il termine, che si sta diffondendo a macchia d’olio sul web deve essere curata e in fretta, altrimenti non si va da nessuna parte.
Vi ricordate? ….uniti si vince!
