Un omicidio premeditato che segna la storia dell’Avellino. E non solo. Perché oggi il Tar, in un colpo solo, fa contento l’intero Governo del calcio italiano e conferma che sulla Giustizia terrena, nonostante i miei studi, ci ho capito ben poco.
Ti viene voglia di scrivere tante cose in momenti come questi, soprattutto se ami quella maglia e ti piace lo sport. Invece mi viene solo da piangere e vomitare.
Con la sentenza del Tar di oggi, non muore l’Avellino perché il Lupo è nel cuore dei tifosi e l’amore vero non muore mai. Muore il calcio italiano. Ed allora scusatemi se per una volta non trovo argomenti per spiegarvi cosa è successo, ma questo è un funerale e ai funerali si sta zitti.