In piena emergenza per il coronavirus, ecco l’Italia che non ti aspetti.
Dopo tre mesi di bandiere e inni nazionali, di proclami all’unità del Paese per affrontare la prima, vera, grande emergenza sanitaria, politica, economica e sociale degli ultimi settant’anni, ieri sera sbigottiti abbiamo assistito all’ennesimo scivolone di questa politica, con la p minuscola, pronta a sfruttare anche l’emergenza del momento per la sua eterna campagna elettorale.
Su Salvini e su Meloni, forse, potremmo passare delle ore a spendere critiche. Chissà. Ma senza alcun dubbio, la Conferenza stampa organizzata ieri sulle reti nazionali e dedicata al Paese sulle misure sanitarie ed economiche per affrontare il difficile momento che stiamo vivendo, non era il contesto appropriato per attaccare l’opposizione.
Una inopportuna caduta di stile se consideriamo il contesto, una pericolosa deriva se consideriamo l’assenza di un contraddittorio, una gaffe politica incredibile se consideriamo i contenuti di quell’attacco improvvido. E tutto questo mentre migliaia di italiano lottano tra la vita e la morte; mentre i lavoratori e le imprese, che si trovano di fronte ad una vera e propria catastrofe, chiedono a gran voce unità per l’adozione tempestiva di misure efficaci che potrebbero fare la differenza tra la sopravvivenza e il collasso.
Tutto questo mentre l’Europa è sempre più lontana ed egoista; tutto questo mentre i meno abbienti chiedono allo Stato di non essere lasciati soli e alla politica di muoversi velocemente, in modo deciso e congiunto.
E’ Pasqua del Signore, auguri a tutti ma gli italiani meritano di più!