“Apprendiamo che presso la sede di Confindustria Avellino ieri si è consumata l’ennesima farsa orchestrata probabilmente dalla direzione Denso e perpetrata sicuramente dai sindacati FIM, FISMIC e UGLM, rei di aver ritirato la firma sull’accordo per la gestione degli esuberi tramite mobilità volontaria incentivata, già sottoscritto in precedenza. Una sceneggiata grottesca, costruita per aggredire chi – come FIOM e UILM – difende fino in fondo i diritti dei lavoratori e denuncia licenziamenti illegittimi e pratiche antisindacali.
La scusa del ritiro? Un’interrogazione parlamentare presentata da un deputato del PD, sollecitata dalle giuste proteste di FIOM e UILM contro i licenziamenti non volontari comminati dall’azienda, incluso quello di un rappresentante sindacale punito molto probabilmente proprio perché rappresentante sindacale.
Una reazione scomposta, quasi che esercitare il diritto di controllo democratico – previsto dalla nostra Costituzione – fosse un “reato”.
Fingono di credere che un’interrogazione, strumento vitale di democrazia, possa bloccare i finanziamenti pubblici alla Denso? Ridicolo. Se l’azienda rispetta la legge, non ha nulla da temere. Evidentemente, però, preferisce nascondersi dietro a sindacati compiacenti, pronti a offendersi se qualcuno osa difendere i più deboli.
Il piano industriale Denso, anche con i 20 milioni di finanziamento richiesti, prevede 193 esuberi nei prossimi anni, oltre agli 80 già attuati e in più si contano tanti altri licenziamenti con metodi strumentali e persecutori. Licenziamenti ingiustificati, sorveglianza illegale sui dipendenti e attacchi alla libertà sindacale: è questa la “legalità” che FIM, FISMIC e UGLM difendono?
Il PRC Irpina esprime piena solidarietà a FIOM e UILM, uniche realtà sindacali che non transigono sulla tutela dei lavoratori, e sostiene la necessità di una vertenza nazionale per fermare i piani della Denso, simbolo di un capitalismo senza regole.
La democrazia non si svende!
Sappiamo che alcuni dirigenti sindacali sono abituati ad abdicare al proprio ruolo chinando il capo di fronte a chi con la propria protervia padronale è abituato a comprare merci, uomini e il silenzio dei lavoratori.
Ma possiamo dire con certezza che chi teme la trasparenza sul luogo di lavoro, ha già qualcosa da nascondere.
NON UN PASSO INDIETRO NELLA DIFESA DEI LAVORATORI!”
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Irpina
Arturo Bonito – Segretario Provinciale
Tony Della Pia – Responsabile Dipartimento Lavoro