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sabato, Aprile 19, 2025
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Campania, mostra d’arte contemporanea “Macro Simulacri del desiderio’’

Si inaugura la mostra d’arte contemporanea “Macro Simulacri del desiderio’’ presso la Galleria Pagea Arte Contemporanea di Angri.

La mostra è stata realizzata e curata dall’artista Costabile Guariglia,
A cura di Filomena Carrella

Giovedì 24 aprile, alle ore 19.00, la storica galleria Pagea arte contemporanea di Angri, in via Concilio 99, ospita la mostra d’arte contemporanea Macro (Simulacri del desiderio) di nove artisti italiani provenienti da terre campane: Michele Attianese, Francesco Cocco, Ugo  Cordasco, Enzo Cursaro, Diana D’Ambrosio, Costabile Guariglia, Giuseppe di Guida, Michela Liberti, Sara Pistilli. 

La mostra Macro, a cura di Costabile Guariglia, traccia un nuovo percorso progettuale della galleria nella sua dimensione immaginifica e segnica e si propone di presentare, un punto di vista diverso dal contest comune della Campania partendo dalle radici culturali delle aree periferiche. Il format della mostra è incentrato sul dialogo, che ciascun autore costruisce tra un’opera “grande” e una “più piccola”. 

Nell’impossibile normalità del quotidiano i nove artisti si confrontano con un progetto che deriva da un più ampio discorso di coesistenza tra macro e micro messo in programma dall’artista Elio Alfano nel novembre 2024 con una serie di eventi espositivi che ha visto la partecipazione di artisti tra cui Ernesto Terlizzi, Angelo Casciello e altri oltre lo stesso Alfano.      

La mostra Macro rappresenta ulteriore grado di sviluppo di un percorso che comincia con la realizzazione dell’opera d’arte dalle grandi dimensioni e termina con la comparazione con un’opera dalle piccole dimensioni. Macro e micro si confrontano elaborando una nuova armonia nella Campania felix, dove la stratificazione storica tra opere e architetture, rinvenute nel tempo in una geografia del desiderio, difficile e complessa, rimanda agli artisti alcune linee guida, utili a concepire una  nuova visione nell’opera d’arte contemporanea, tracciando la continuità con la storia di un territorio dai molti Simulacri come scrive Jean Baudrillard: “Il Simulacro non è mai ciò che nasconde la verità – è la verità che nasconde il fatto che non vi è alcuna verità. Il Simulacro è vero”.

In questo contest gli artisti esplorano il concetto di Macro in tutta la sua potenza in un confronto tra la  fragilità dell’io artista e l’opera d’arte dalla grande dimensione.’’

Afferma Costabile Guariglia: “Le loro opere sono simboli di uno spostamento emotivo creato come una struttura impenetrabile che evidenzia il legame dissolvente tra il proprio luogo di appartenenza, tra umanità e natura, ed evoca un piacevole senso di smarrimento e  isolamento con una rottura del territorio in questo tempo dove tutto appare e nulla si concretizza. Qui, ora, gli artisti trovano spazio  nella loro piena manifestazione riconciliatori tra l’io e il luogo felix, in un tempo non ben definito dove si apre un Macrocosmo fantastico.’’

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