ROMA – Per tutti noi è già diventato il “Papa della bontà”. Ci ha rapiti tutti il nuovo Pontefice, con il suo cuore “nuovo”, vicino ai poveri e agli ultimi, che bacia gli ammalati e scende in strada per abbracciare la gente comune come se conoscesse tutti da sempre.
Questo Francesco che è arrivato “dalla fine del mondo” in poche settimane ha contagiato tutti, credenti e non perché è riuscito con la sua semplicità spontanea ma anche con un linguaggio semplice e inusuale per un Santo Padre, a sedersi accanto ad ognuno di noi.
Dopo 50 anni un “nuovo Papa povero” è sceso sulla terra, capace di “rotolare” tra la gente ogni volta che parla dalla loggia o dalla sua finestra.
Proprio come nella domenica di Pasqua, quando ognuno dei 300mila presenti in Piazza San Pietro ha sentito sulla sua pelle il calore di quel suo abbraccio ad un bambino diversamente abile, quasi nascosto tra la folla.
La Resurrezione di Cristo, come Francesco, ci ha aperto ad un futuro di speranza. Non facciamocela rubare.