BENEVENTO – Ribellione all’istitutizione o puro vandalismo? E’ questa la domanda che si pongono cittadini ed autorità competenti in merito ai vari atti incendiari avvenuti venerdì sera contro degli autovelox in località Benevento-San Giorgio del Sannio-Castel del Lago.
I primi photored a fare le spese dell’inciviltà altrui sono stati quelli situati all’altezza di contrada Piano Cappelle. Collocati all’esterno delle barriere metalliche, all’interno di un’area di sosta, sono stati letteralmente dati alle fiamme, una volta aperto il relativo gabbiotto che li conteneva; fortunatamente, un automobilista, munito di senso del dovere, ha provveduto ad avvisare Vigili del fuoco e Polizia stradale ,immediatamente recatasi sul posto onde evitare peggioramenti. La beffa è avvenuta nel momento in cui i pompieri, intenti a domare le fiamme, hanno ricevuto la segnalazione di un secondo autovelox dato alle fiamme, distante circa 6 km dal primo, in direzione San Giorgio.
Una volta sopraggiunti sul posto, l’incendio si era ormai spento, purtroppo arrecando il maggior danno possibile. L’intero rivestimento di plastica e metallo era infatti completamente distrutto. Intanto i malintenzionati avevano ben pensato di far tappa al terzo dispositivo, installato dalla Polizia stradale in collaborazione con l’Anas, in direzione del capolugo sannita; a quest’ultimo il peggio è stato evitato, con l’incendio spento prematuramente. Un vero e proprio raid dunque, quello avvenuto sul raccordo autostradale sannita.
In questo momento, il pensiero che giunge nell’immediato è l’individuazione dei colpevoli, che potrebbero essere stati incastrati dalle varie telecamere dell’Anas posizionate sui ponti che sovrastano il raccordo. Le indagini sono state avviate. In tutto ciò la storia, anche se in forme e luoghi diversi, si ripete: già all’incirca 5 anni fa, dei rilevatori di velocità erano stati pesantemente danneggiati nella zona di contrada Iannassi, comune di San Nicola Manfredi.
