AOSTA – Il cambio di temperatura deve averlo sentito, Antonio Ingroia. Tra Palermo ad Aosta, del resto, ci passa l’Italia intera. Dal mare dell’isola, fagotto in spalla, stamattina ha dovuto abbracciare, per la prima volta, le montagne e le vallate valdostane. Un primo giorno di lavoro, quello trascorso nel tribunale della cittadina montana, passato quasi inosservato ai più, se non fosse per le dichiarazioni rilasciate davanti ai microfoni dopo aver incontrato il procuratore Marilinda Mineccia. “Per le mie decisioni finali” – ha affermato – “aspetto la sentenza del Tar. Si riunisce sulla sospensiva il 23 maggio, poi vediamo.”
E a chi ha provato a chiedergli di un nuovo ed eventuale impegno politico, il togato siciliano ha risposto così: “Si possono esprimere opinioni politiche. L’importante è non fare attività politica. Esiste un movimento, che puo camminare sulle sue gambe.”
Gentile con i cronisti, e sorridente davanti ai fotografi, il sostituto procuratore non ha aggiunto troppo altro. “Bisogna aspettare”, ha ripetuto spesso.