NAPOLI – Non c’è tempo di festeggiare, è iniziato un altro conto alla rovescia.
Dopo la notte magica di Fuorigrotta – una partita che, portiere contro il palo compreso, ha ricordato da vicino quelle di qualche decina d’anni fa -, ecco che la squadra di Rafa Benitez mette subito un altro avversario nel mirino. E che avversario. Domenico sera, a San Siro, il calendario propone un posticipo anch’esso d’altri tempi: Milan-Napoli, gara dal sapore sempre particolare perché vissuta su una rivalità storica.
Come i partenopei, anche i rossoneri vengono da una vittoria in Champions, contro il Celtic di Glasgow. Una vittoria, però, frutto più della fortuna che dell’abilità di tecnico e squadra nell’impostare la gara. Se il Napoli ha infatti per larghi tratti dominato i vice-campioni d’Europa di Jurgen Klopp, non altrettanto può dirsi del Milan di Allegri, che ha faticato contro gli scozzesi e sbloccato il risultato solo con una rete fortuita di Zapata. Lo scontro diretto, tuttavia, fa sempre storia a sé, e anche se Milan e Napoli ci arrivano entrambe con una vittoria in Champions alle spalle, non altrettanto si può dire della condizione generale. Il Napoli “spagnoleggiante” è infatti molto più continuo e frizzante dei rossoneri.
Domenica sera, alle 22:30 circa, avremo qualche dato in più per riflettere.