SOFIA – Nessuno avrebbe creduto che Sacha e Atanas Roussev, entrambi olivastri e con capelli neri, fossero i genitori della piccola Maria – bionda, occhi chiari e caratteri squisitamente nordici -, cosa che invece il test del Dna, divulgato dal Ministero degli Interni bulgaro, ha confermato.
La vicenda di Maria, la bambina che si credeva fosse stata rapita dai rom bulgari Sacha e Atanas Roussev, ha scosso abbastanza la pubblica opinione.
Il segretario del ministero dell’interno bulgaro Lazarov ha detto che Sacha Russeva e Atanas Russev sono i genitori biologici della piccola Maria: “Lo confermano i risultati del test effettuato sul loro Dna”, ha affermato Lazarov. “Si lavora di concerto con la polizia greca, su istruzioni della procura di Sofia che ha preso in mano il caso”, in quanto i Russev sono indagati in Bulgaria per abbandono o vendita di neonato o minorenne.
Intanto una coppia di coniugi ateniesi ha dovuto rispondere davanti a un giudice dell’accusa di sottrazione di minore in quanto sospettata di aver acquistato un neonato rom dalla madre pagando 4.000 euro. La polizia era stata informata da un anonimo che i due avevano in casa una bimba che non era loro figlia naturale e che la donna aveva intanto cercato di registrare come tale presso gli uffici dell’anagrafe. La coppia avrebbe ricevuto la bimba dalla madre lo scorso marzo nel quartiere di Zefyri.