PALERMO – E’ morto anche il secondo dei bambini colpiti venerdì a Misilmeri, vicino Palermo, dalla pistola del padre, Ivan Irrera, un poliziotto che poi si è tolto la vita.
Il piccolo, solo 7 anni, è stato dichiarato cerebralmente morto nella notte tra venerdì e sabato: neanche un’operazione dei medici dell’Unità operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale civile di Palermo ha potuto nulla contro le gravi ferite al capo che il bambino aveva riportato. Gli stessi medici avevano precisato, subito dopo l’operazione, che se il bimbo fosse sopravvissuto avrebbe avuto conseguenze neurologiche molto gravi.
La madre ha intanto dato il suo assenso per l’espianto degli organi: un atto di estrema generosità in un momento di dolore che abbaglia ogni pensiero.
La tragedia sarebbe avvenuta, stando alle ricostruzioni che scaturiscono dalle prime indagini, perché il poliziotto, in servizio a Palermo presso la squadra antirapina, giocava in borsa e aveva perso somme consistenti, all’incirca sessantamila euro. Preso dallo sconforto, Irrera è entrato di buon mattino nella stanza dove dormiva il figlioletto e gli ha sparato diversi colpi con la pistola d’ordinanza, che ha poi rivolto verso di sé.