FIRENZE – Stefano Borgonovo non ce l’ha fatta. A 49 anni si è arreso a quella che lui chiamava scherzosamente “la stronza”, la Sla, Sclerosi laterale amiotrofica.
Borgonovo annunciò di essere malato di Sla il 5 settembre 2008, e da quel momento, attraverso la Fondazione Borgonovo raccoglie fondi in favore della ricerca. Ha sempre vissuto con enorme dignità e anche con un pizzico di ironia questa malattia che ha colpito vari calciatori, l’ultimo dei quali fu lo storico capitano del Genoa Signorini, morto due anni fa. Centravanti vero, di quelli che lasciavano il segno nelle partite che contano, è stato immediatamente ricordato dall’A.C. Milan, società nella quale aveva militato nel fiore della carriera e alla quale era rimasto grandemente affezionato.
“Tutta Fondazione Milan – recita il comunicato apparso sul sito della società rossonera – ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L’eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo. Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!”.
Stasera, a Fortaleza, la Nazionale giocherà con io lutto al braccio. E’ stata anche avanzata richiesta di osservare un minuto di silenzio.