Sono azzurri, di un azzurro che quasi ti fa male a guardarli, gli occhi di F. Occhi belli, chissà quante volte gliel’avranno detto. Profondi, di quelli che hanno le persone che hanno visto in faccia la paura, quella vera, ma che ora sono sereni perché più forti.
Siamo uno di fronte all’altro, io e quegli occhi, quando F. mi regala la sua testimonianza e mi parla per la prima volta de “Il paese di Gertrude”, l’associazione di volontariato che si occupa di sensibilizzazione alla donazione del sangue e del midollo osseo.
F. diventa donatrice di midollo quando, cinque anni fa, scopre che una persona a lei molto cara è gravemente affetta da leucemia mieloide acuta. Con la sua testimonianza – ufficialmente raccolta sul sito www.ilpaesedigertrude.org – racconta come “questa notizia sconvolse la mia vita e distrusse ogni mia certezza. Non riuscivo a immaginare che per questa persona sarei diventata poi l’unica spiaggia sulla quale approdare”. Dopo venti, interminabili giorni infatti, F. scopre l’esito del suo esame di tipizzazione: match 100%, il suo midollo è compatibile. Un atto di amore e coraggio, in cui la paura finisce immediatamente in secondo piano: “Perché mai avrei dovuto averne? Un semplice intervento, in cambio di una vita”.
F. è una dei tanti donatori, e lo scopo de “Il paese di Gertrude” è di trovarne sempre di più. Come spesso accade, ci si ritrova a considerare delle opportunità solo quando si è coinvolti in prima persona. Il passaparola in questo caso diventa importante: più se ne parla, più si conosce. Più si è informati, più si avrà la possibilità di trovare sostenitori e donatori, disposti a compiere un gesto puro e disinteressato. “Quando riusciamo a restituire una vita normale, scopriamo che il nostro camice non è inzuppato solo di lacrime, sudore e sangue, ma anche di grandissime gioie come quella di poter vedere rinascite”, scrive l’ematologo Luigi Malandruccolo.
Ogni anno l’associazione organizza, nel mese di agosto, un festival di sensibilizzazione a Cittadella del Capo, in provincia di Cosenza, durante il quale è possibile donare il sangue, iscriversi al Registro Italiano Donatori di Midollo e chiarire i propri dubbi con personale specializzato. Ma non solo: il festival diventa anche occasione per divertirsi insieme, godendo ottima musica d’autore, spettacoli con artisti provenienti da tutt’ Italia, passeggiando tra i banchetti di manufatti artigianali e partecipando a tornei sportivi. Grazie al piccolo contributo di ognuno, con la scorsa edizione Gertrude ha potuto istituire una borsa di collaborazione per il Centro di tipizzazione tissutale del Presidio Riuniti di Reggio Calabria, unico laboratorio presente nella regione, utile a finanziare la collaborazione del personale che si occupa di tipizzare e inserire i donatori nell’IBMDR, lavoro indispensabile per completare la nostra missione di ampliamento del Registro Regionale donatori di midollo osseo.
Insomma, coccinelle, musica, divertimento e un gesto d’amore unico e speciale. Come scrive F. : “Oggi, grazie ad un gesto di amore e solidarietà, la persona a cui ho donato il midollo osseo può leggere queste parole. È difficile riuscire a trasmettere l’emozione che si prova quando si è consapevoli di esser stati fonte di vita per qualcuno, qualsiasi sia il legame che ci lega ad esso. Purtroppo a volte accadono cose a cui non si può dare risposta, che sconvolgono il tuo modo di pensare, di amare, di vivere. Ma la possibilità e la speranza di vedere uno spiraglio di luce c’è sempre. Allo stesso modo anche nella vita si può avere una seconda chance, e io posso dirlo urlando: sono stata la possibilità di vita di mia sorella”.
Per maggiori informazioni, visitare il sito sopra citato o la pagina facebook “il paese di Gertrude”.