“Il 5 novembre di due anni fa a Quargnento persero la vita tre vigili del fuoco ed altri due e un carabiniere rimasero feriti dallo scoppio procurato – ormai è la Giustizia a sancirlo – da un truffatore di assicurazioni e da sua moglie. Il loro scopo era quello di riscuotere
una polizza, il risultato del loro crimine quello di togliere la vita a tre professionisti accorsi sul posto per salvare vite.
La Corte d’Appello di Torino ha fatto oggi giustizia, aggravando ulteriormente la pena del primo grado – che già aveva condannato la coppia a trenta anni per aver causato la morte di tre persone e a quattro anni per i reati di lesioni nei confronti del vigile del fuoco e
del carabiniere e per truffa e calunnia.
La sentenza di oggi non lenisce il dolore della perdita per i familiari e gli amici di Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches ma appaga il bisogno di giustizia che tutti, quel tremendo giorno di novembre di due anni fa, abbiamo provato davanti ai feretri di tre
persone perbene che hanno pagato per l’altrui folle egoismo”.
E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, commentando la sentenza della Corte d’Appello di Torino che ha aggravato la pena per i coniugi Vincenti.