La trentunesima giornata di campionato, relativa al Girone C di Serie C, vede fronteggiarsi i padroni di casa dell’Avellino ed il Trapani di mister Torrente, che per l’occasione cambia modulo e si schiera con un 4-2-3-1 a trazione anteriore; classico modulo per Biancolino, che schiera i suoi con il consueto 4-3-1-2.
La prima azione degna di nota del match è dell’Avellino, con Panico che tenta la conclusione dal limite, servito da Patierno; palla a lato ma non di molto. Si vede fin dai primi istanti di gioco la carica emotiva del confronto, dati i ritmi alti ed il tifo incessante dei 7000 del Partenio-Lombardi. All’ottavo di gioco altra buona occasione per i biancoverdi con Lescano: la punta argentina arpiona un ottimo pallone a due passi dalla rete ma pecca nel killer instinct e la sua conclusione viene respinta con un provvidenziale riflesso di piede dall’estremo difnesore del Trapani. Al 16esimo lupi anche sfortunati: Palmiero batte una punizione con grande intelligenza, sorprendendo la difesa sicula e servendo Patierno, la cui conclusione accarezza il palo e va sul fondo. Al 22esimo il Trapani si fa minaccioso con Malomo, il quale sfiora la marcatura di testa, con sfera a lato di un soffio.
Al 43esimo si sblocca il match: il cross di Cagnano dalla sinistra, ribattuto dalla difesa granata, finisce nella zona di controllo di Panico, che addomestica la palla come può, si coordina e scaglia un destro potente che trova la deviazione decisiva di Sabatino e si insacca per l’1-0 dell’Avellino. Le squadre andranno al riposo su questo punteggio.
Al minuto 59 l’Avellino trova il meritato raddoppio: Rocca avanza palla al piede e serve Lescano, partito sul filo del fuorigioco; l’ex di turno si gira in un nanosecondo e trafigge Ujkaj con un destro potente all’angolino. Quinta marcatura (sul campo) del bomber biancoverde con la nuova maglia. Da qui il match si fa completamente in discesa per la seconda della classe, che gestisce il vantaggio e tenta, con successo, di abbassare i ritmi di gioco.
C’è tempo, però, per un altro legno tra le fila degli irpini da segnalare. Ad aprire un conto con la sfortuna, in questa circostanza, è Armellino, che, servito da D’Ausilio, si coordina per la conclusione dal limite e sgancia una botta che si stampa sulla parte bassa della traversa.
Sarà questa l’ultima emozione di un match dai ritmi molto alti e grande tensione agonistica, che l’Avellino ha saputo portare a casa da grande squadra, consolidando, una volta di più, il secondo posto in classifica e mettendo ancor più pressione ad un Cerignola che sembra inarrestabile (3-2 al Foggia).