Un imprenditore avellinese di 44 anni, M.D.S., è stato arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla creazione e commercializzazione di crediti d’imposta fittizi legati al “bonus facciata”.
L’operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, ha portato all’emissione di 13 misure cautelari: due arresti in carcere, due ai domiciliari, otto divieti di esercitare attività d’impresa per un anno e un’interdizione temporanea di un anno dall’esercizio della professione per un commercialista di Portici.
Dettagli dell’operazione
L’indagine ha rivelato che l’associazione ha accumulato oltre 30 milioni di euro in crediti d’imposta tra il 2021 e il 2022. Questi fondi sono confluiti nel cassetto fiscale di una società riconducibile a M.D.S., che ne ha utilizzato una parte per finanziare una società toscana militante in Serie D, di cui era gestore e titolare di fatto.
M.D.S. era già noto alle autorità:
- Aprile 2024: Sottoposto agli arresti domiciliari per una truffa legata a fondi europei.
- 2020: Il GIP del Tribunale di Trapani aveva emesso una misura cautelare per presunti reati tributari, societari e finanziari.
- 2018: Coinvolto in un’indagine con l’Avellino, finendo nel mirino della Guardia di Finanza.
Inoltre, dopo il fallimento del Trapani, era stato inibito dalla FIGC e successivamente aveva avuto legami con la Pistoiese, senza incarichi ufficiali. Il 23 dicembre 2022, durante una conferenza stampa, intervenne improvvisamente pur non avendo ruoli ufficiali nel club toscano.
L’arresto di M.D.S. evidenzia le criticità nella gestione dei bonus edilizi e la necessità di controlli più rigorosi per prevenire frodi fiscali. Le autorità continuano a monitorare attentamente il settore per garantire l’integrità delle agevolazioni fiscali e la tutela delle risorse pubbliche.