Napoli- Crolla tra i fischi il Napoli, dopo il terzo ko. Nove gol subiti, nelle ultime tre gare e solo due punti raccolti nelle ultime cinque. Quanto basta per dichiarare che il Napoli è ufficialmente in crisi: non approfitta della sconfitta della Lazio, viene superato dalla Roma e agganciato dall’Inter, in una corsa per la Champions che, dopo la gara odierna, si complica terribilmente.
Certo, la squadra era decimata dalle squalifiche ed assenze importanti, su tutte quelle di Cannavaro, Zuniga e Britos ma è difficile trovare giustificazioni dopo una gara come quella giocata stasera al San Paolo. Mazarri, si affida al trio Grava-Fernandez-Campagnaro. Hamsik viene arretrato a centrocampo e Pandev è schierato come trequartista dietro a Lavezzi e Cavani.
L’Atalanta, dal canto suo, è priva dello squalificato Manfredini. Colantuono, che non rischia il diffidato Cigarini e lo manda in tribuna, si affida a una sola punta (Denis) con Moralez trequartista e Bonaventura esterno sinistro. Dietro Bellini vince il ballottaggio con Raimondi, mentre i centrali sono Stendardo e Lucchini. Il Napoli prova subito a prendere il comando della partita, ma sbatte sul muro della difesa atalantina, che riesce a chiudere bene ogni spazio. Alla prima vera ripartenza, i nerazzurri passano in vantaggio: bella combinazione Moralez-Bonaventura e diagonale vincente dell’esterno. Passano appena tre minuti e il Napoli pareggia. Paradossalmente la rete arriva al termine di un contropiede: Pandev porta palla per trenta metri e grazie a un rimpallo serve sulla sinistra Lavezzi, l’argentino conclude, trova la respinta di Consigli ma sulla ribattuta non può sbagliare e mette a segno l’1-1. Il portiere atalantino, non impeccabile sul gol, si riscatta al 17′, volando a deviare una gran punizione di Cavani destinata all’incrocio dei pali.
Cinque minuti dopo è l’Atalanta a provarci su punizione, con Denis che da 25 metri costringe De Sanctis a una respinta non facile. La fase centrale del primo tempo vede i nerazzurri a tenere il pallino del gioco. In un paio di occasioni si scoprono e lasciano spazio al contropiede del Napoli, ma Hamsik e soci commettono troppi errori di impostazione.
L’Atalanta nel frattempo conquista calci d’angolo e va anche un paio di volte alla conclusione con Schelotto. Il finale di tempo è più di marca partenopea, anche se a parte un colpo di testa di Cavani abbondantemente alto non ci sono conclusioni verso la porta avversaria.
In avvio di ripresa si viaggia sul filo dell’equilibrio, anche se sul piano della manovra si fa preferire l’Atalanta. E al 13′ gli uomini di Colantuono passano ancora in vantaggio: Schelotto è bravo a servire con un pallonetto Bellini, la difesa del Napoli sbaglia la tattica del fuorigioco e il difensore batte De Sanctis. I padroni di casa sembrano frastornati, continuano a sbagliare tanti, troppi passaggi, e al 14′ Moralez dalla distanza sfiora il terzo gol. Mazzarri inserisce Inler per il deludente Hamsik, ma il Napoli continua a sbagliare tutto quello che può: al 23′ Gargano rinvia di testa ma regala il pallone a Carmona, il cui destro di prima intenzione dal limite dell’area non lascia scampo a De Sanctis. Tre a uno e Atalanta padrona del campo.
Il Napoli è poco lucido e anche nervoso: Pandev scalcia Moralez e viene espulso, lasciando i compagni in dieci. Tutto in discesa per i nerazzurri, che concludono in crescendo, mentre il pubblico del San Paolo fischia il suo Napoli che non sa più reagire all’eliminazione con il Chelsea in Champions.