Avellino- Primo maggio di festa e protesta. Ad Avellino le maggiori organizzazioni sindacali ritrovano l’unitarietà in vista della manifestazione prevista nel capoluogo irpino due anni dopo la presentazione del Patto per lo sviluppo in Provincia. Il lavoro manca ma non manca la buona volontà delle sigle sindacali di battersi per ricordare innanzitutto ai rappresentanti istituzionali e ai politici impegni presi a suo tempo e ad oggi ancora evasi. Il caso della Astec è quello più emblematico. Il presidio dei lavoratori in cassa integrazione va avanti davanti ai cancelli della Fma di Pratola Serra. Giovedì prossimo è fissato un vertice con la Fiat per discutere del piano industriale della azienda di Pianodardine. L’appuntamento è stato richiesto dai sindacati e dai lavoratori del maggiore opificio irpino da anni alle presi con la cassa integrazione e la produzione ridotta ai minimi termini. E in quell’occasione sarà avviata anche la discussione sulla Astec e il mancato rinnovo del contratto d’appalto alla società impegnata nella pulizia e manutenzione dei macchinari all’interno della Fma e il relativo taglio di 86 addetti. Tensione e rabbia per il futuro prossimo degli operai si sono accumulate in questi giorni di mobilitazione davanti alla Fma. L’assessore provinciale al lavoro, Giuseppe Solimine, dopo un confronto nella sala Grasso di Palazzo Caracciolo coi lavoratori della Astec ha promesso di impegnarsi per favorire l’apertura di un tavolo istituzionale sulla questione spinosa dell’azienda ferma ormai da mesi.
Primo maggio, sindacati uniti per il lavoro che manca
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