Irisbus: nulla di fatto al Ministero

Valle Ufita- Ancora una fumata nera per la Irisbus di Valle Ufita. Ancora uno stop che potrebbe a questo punto compromettere ogni speranza di rilancio dello stabilimento. Tutto fermo, dunque. E tanta delusione dopo il vertice ministeriale per i lavoratori da mesi in attesa di un segnale. Nessuna offerta è giunta sul tavolo governativo. La Fiat punta sulla cassa integrazione e sui prepensionamenti. La pista cinese sembra evaporata, e comunque poco credibile. E la soluzione per l’opificio ufitano resta sempre più lontana. Le ipotesi di reindustrializzazione sono ferme ad alcune, isolate manifestazioni di interesse che faticano però a trasformarsi in azioni concrete. Appare poi complicata anche la possibilità di arrivare al rifinanziamento del piano nazionale di trasporto pubblico. Ora si punta a trovare una sistemazione per il 30% dei lavoratori in esibero per ottenere il prolungamento di altri dodici mesi di cassa integrazione per cessazione dell’attività. Qualche risposta potrebbe arrivare solo dal governo in merito agli esodati: gli operai della Irisbus potrebbero essere agganciati al vecchio sistema pensionistico. Intanto la Fiat conferma che oltre il 50% dei lavoratori ha scelto la strada della mobilità volontaria e c ‘è pure la disponibilità di alcuni dipendenti, una settantina, di essere spostati tra gli stabilimenti di Foggia, Modena e Bolzano. In stand by i prepensionamenti.