Il processo di revisione della spesa continua a “regalare” alla già martoriata regione Campania, altri tagli anche in tema di trasporti.
Al rischio di 105 corse di treni regionali, gestiti da Trenitalia, che la Regione potrebbe essere costretta ad annullare per mancanza del trasferimento di fondi dallo Stato, si aggiunge quello legato all’entrata in vigore dell’orario invernale 2012/2013. Dal prossimo settembre, infatti, la spending review prevede il taglio di circa il 70% delle corse dei treni regionali. Quelli, per intenderci, che quotidianamente consentono a tantissimi pendolari di raggiungere luoghi di lavoro e studio. E saranno proprio le aree interne a a pagare il prezzo più alto.
Soppresse le corse, infatti, non c’è motivo alcuno per tenere aperta una stazione. E così dopo 133 anni l’8 settembre prossimo, chiude la stazione ferrovia di Avellino. Non ce ne sarà più bisogno perché sono state soppresse anche le tre corse per Benevento e l’unica per Mercato San Severino. Collegamenti strategici che vanno in direzione di due sedi universitarie, Fisciano e Benevento. Il tutto nel silenzio assoluto di una politica sempre più distante dal territorio e dai cittadini.
La crisi non risparmia il Sannio che, dopo la scomparsa delle corse domenicali di Metrocampania Nord Est, tra Benevento e Napoli, perderà altri 24 collegamenti ferroviari regionali e interregionali tra i quali Avellino, Mercato San Severino, Salerno, Campobasso e addirittura tre corse per Roma. Salta anche una delle corse Benevento-Caserta.
Al peggio, per le aree interne di questa regione, non c’è proprio mai fine. Siamo sempre più isolati, altro che nuovi posti di lavoro, altro che nuova autostazione!.
