Benevento- Alla fine ha vinto l’Avellino, che sorpassa i cugini giallorossi e porta a casa i tre punti.
Doveva essere il derby della definitiva consacrazione di questo Benevento, ancora una volta, costruito per vincere il campionato, senza passare per la lotteria dei play off. Le condizioni c’erano tutte a partire dall’entusiasmo della società dopo la vittoria contro il Catanzaro di domenica scorsa, passando per la mobilitazione generosa dei tifosi accorsi in 6mila al Santa Colomba per sostenere i propri beniamini e finendo con l’Avellino che arrivava nel Sannio dopo la deludente prestazione di domenica scorsa contro la Paganese senza due pedine fondamentali come il capitano Millesi è l’estroso Herrera.
Ed invece ecco la gara che non ti aspetti con due ex che giocano una grande partita, segnano e rovinano la serata a tutto l’ambiente giallorosso.
I ragazzi di Martinez, finiscono con l’accusare troppo la pressione dell’incontro e sbagliano completamente l’approccio alla partita. Sotto due due gol – frutto di due rigori tanto sacrosanti quanto imbarazzanti per via dei falli di mano di Pedrelli e Signorini, che in questa circostanza viene anche espulso – i giallorossi reagiscono con veemenza ed accorciano con gran sinistro di Pedrelli che approfitta di un’indecisione in disimpeno di Castaldo.
La partita, praticamente finisce qua, con un Benevento molle, lento e compassato e l’Avellino deciso, preciso e voglioso. Probabilmente la differenza è stata proprio questa aldilà degli episodi e delle proteste che, in un derby, non mancano mai.
Hanno protestato i giallorossi quando, soprattutto nel secondo tempo, i calciatori dell’Avellino erano continuamente alle prese con i crampi, veri e falsi; hanno protestato i biancoverdi per il rigore sacrosanto su De Angelis, ultimo uomo, travolto da Mancinelli che aveva mancato clamorosamente il pallone. Dopo 100 minuti, l’arbitro dice basta manda tutti negli spogliatoi.
Questa di stasera doveva essere la notte delle streghe ed invece è stata la notte dei lupi. Il derby è dell’Avellino che conquista i tre punti e vola, momentaneamente, in vetta alla classifica.
La squadra biancoverde vista in campo stasera è una squadra maschia che ha dimostrato di essere cinico ma anche di avere carattere, forza e quella “cazzimma” che nel calcio, tante volte, ti fa vincere le partite che contano per davvero.
TABELLINO BENEVENTO (4-3-2-1): Mancinelli; Pedrelli, Mengoni, Signorini, D’Anna; Rajcic, Montiel, De Risio (31′ pt Rinaldi); Germinale(16′ st Montini), Mancosu(28′ st Carotti); Marchi A disp.: Baican, Bolzan, Davì, Altinier All.: Martinez AVELLINO (4-4-2): Fumagalli; Bittante, Fabbro, Giosa, Bianco (32′ st Pezzella); Catania (21′ st Zappacosta, Angiulli, D’Angelo (32′ Massimo), Bariti; De Angelis, Castaldo A disp.:Di Masi, Panatti, Massimo, Izzo, Pezzella, Biancolino All.:Rastelli ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli Guardalinee: Bottegoni di Terni e Pignone di Molfetta MARCATORI:10′ De Angelis (Rig, A), 30′ Castaldo(Rig, A), 33′ Pedrelli(B) Ammoniti: Rajcic(B), D’Anna(B), Giosa(A), Bittante(A) Espulso: 30′ Signorini(B) e Cilento Team Manager del Benevento. Angoli: 7-6 Avellino Recupero:4′ pt e 6′ st