MONTESARCHIO – Ancora barriere ma questa volta più alte e più complesse. Ci riferiamo a quelle culturali che spesso, poi, sono quelle più difficili da combattere perché invisibili. Questa volta è toccato ad una ragazza affetta da sindrome di Down che in una scuola di Montesarchio viene privata del suo diritto a prendere parte ad un viaggio d’istruzione. “Non c’è mai stato alcun intento discriminatorio” fa sapere la dirigente scolastica Carmela Formicola, “ostracismo burocratico” sostengono i genitori.
Intanto insorge la Federazione degli studenti dell’Istituto che con una nota si schierano tutti, senza mezzi termini, accanto alla loro amica e compagna di classe “Il regolamento parla chiaro e i ragazzi, quelli che dovrebbero essere sempre tutelati dalla istituzione scuola, sono molto spesso fermati da dei paletti assurdi messi in nome della burocrazia andando contro a dei principi che a parer nostro e speriamo di molti altri non dovrebbero nemmeno essere messi in discussione”.
Nessuna considerazione per quella parte del mondo scolastico che dovrebbe impartire ai propri studenti non solo cultura ma anche nuovi modelli di socializzazione e buone pratiche e che invece non perde occasione per alzare il muro della vergogna!